7 Dicembre 2010 by s.gaziano@borsaexpert.it / Money Report
C’era un tempo in cui dei paradisi fiscali e bancari si sapeva pochissimo e se ne parlava ancora meno. Nascondere al fisco le proprie ricchezze (lecite o meno) veniva considerato un gioco di alta società. Riservato soprattutto a banche, società quotate, vip e professionisti affermati. Pianificazione fiscale oppure il termine più esotico di “tax planning” si utilizzava fra gli addetti ai lavori per spiegare il ricorso a queste pratiche.
La globalizzazione dei mercati ma anche la diffusione di internet hanno negli scorsi anni avuto però l’effetto di far decollare questo mercato “grigio”. Migliaia i siti internet che propongono di costituire la propria società offshore per pagare meno tasse e sfuggire al fisco. Quello che era una volta un mercato fatto di pochi professionisti è diventato così paradossalmente uno dei mercati più trasparenti del mondo.
E’ più facile sapere quanto costa costituire (e quali tasse si pagheranno) se si decide di aprire una società a Panama o Malta che una srl in Italia. Con costi evidentemente nettamente più bassi per le società offshore. Un supermarket a cielo aperto a disposizione degli evasori fiscali o peggio dei riciclatori? Giovanni Caporaso, italiano da molti anni trasferitosi a Panama, di questa “nicchia” di mercato ne è diventato uno dei leader. Dopo 12 anni di giornalismo d´assalto come freelance per la RAI, Panorama, Espresso e altri settimanali italiani e stranieri ha deciso di mollare tutto e trasferirsi a Panama come “esiliato fiscale”, fondando nel 1992 uno studio legale per offrire consulenze a chi, come lui, si sentiva strangolato dalla morsa fiscale.
Negli ultimi tempi il tema delle società offshore è diventato sempre più scottante. Da una parte la volontà espressa dalla maggior parte dei paesi occidentali di fare la guerra agli evasori fiscali che sottraggono un fiume di denaro alle casse erariali. La crisi economica e finanziaria ha, infatti, spinto i governi di tutto il mondo a cercare di incrementare le entrate, stringendo le maglie. Dall’altra diversi casi di cronaca recenti italiani hanno portato l’attenzione sul tema.