Per una banca, tanto le commissioni quanto la differenza che intercorre tra gli interessi attivi e quelli passivi, costituiscono due principali fonti di ricavo. Unicredit e Banca Intesa Sanpaolo, ovvero i due istituti di credito italiani maggiori, curiosamente, hanno utilizzato differenti approcci alla questione. Il costo del denaro, in special modo negli ultimi anni, è ai minimi storici.
Conseguenzialmente a ciò, si è andata fortemente a comprimere la forbice inerente interessi attivi e passivi, ovvero ciò che rappresenta, storicamente, la fonte principale di entrate di una tradizionale banca commerciale. Questo, ovviamente, ha determinato che, il settore del credito si sia, in molti casi, trovato nella assoluta e imperiosa esigenza di cercare altrove ricavi.
In riferimento al 2020, Intesa Sanpaolo ha annunciato che, i ricavi preliminari netti, ammontano a 19.023 milioni. Tuttavia, è da annotare che 1.614 sono riconducibili a Ubi Banca, principalmente ottenuti in virtù di 8.303 milioni di commissioni. Quindi, il contributo degli interessi netti è limitato a 7.783 milioni, senza i 7.070 di Ubi.
Diminuiscono le commissioni bancarie
Perciò, in estrema sintesi, si è annotata una diminuzione del 2,4% delle commissioni da consulenza, intermediazione e attività di gestione, e del 6,3% delle commissioni derivanti da attività bancaria commerciale. Anche i ricavi complessivi per il 2020 di Unicredit, hanno registrato una flessione. Infatti, per il 2020 sono stati 17.140 milioni, mentre erano stati 18.839 milioni nel 2020.
Tuttavia, rispetto a Intesa, nella voce ricavi 2020, gli interessi netti ricoprono un peso maggiore di gran lunga superiore. Però, se sono 9.441 i milioni di interessi netti inseriti nel 2020 alla voce ricavi, sono 5.976 i milioni inerenti le commissioni. In una nota, Unicredit ha voluto chiaramente spiegare che: “il margine di interesse è calato del 6,3% anno su anno, principalmente per effetto dei tassi alla clientela più bassi e dei minori volumi, che riflettono il prudente approccio del gruppo”.
Ecco che appare quanto mai evidente che, solamente in parte, il tutto risulta essere stato compensato dal positivo effetto del tiering e Tltro3, ovvero, andando a concludere, dalla parziale esenzione sui tassi negativi pagati sui depositi presso Francoforte, così come dalle aste di liquidità che sono state organizzate dalla Bce a dei costi assolutamente vantaggiosi. I ricavi sono calati però le banche.wiki sono piene di soldi.