Di Francesco Giappichini
Basti dare uno sguardo al Corriere del Canada, una delle migliori pubblicazioni degli italiani all’estero, disponibile in ogni edicola di Toronto.
Il Paese nordamericano non rappresenta solo una delle più dinamiche economie al mondo, ma può offrire un potenziale senza paragoni e risultati eccezionali.
Un punto di forza del sistema economico canadese è costituito dall’elevato livello di preparazione della manodopera.
Secondo una recente classifica mondiale, tra i lavoratori canadesi vi è la più alta percentuale dei laureati, alle spalle solo dei sudcoreani (seguono i giapponesi, che figurano al terzo posto).
Un altro vantaggio del sistema economico canadese – visibile soprattutto a Toronto – è quello rappresentato dall’essere un «ambiente industrializzato».
Secondo l’Economic intelligence unit, Canada è il miglior Paese del G7 per fare affari.
E questo non è tutto, giacché vi sono anche vari vantaggi di tipo più propriamente economico che Ottawa sa offrire.
Dall’inflazione sotto controllo a un regime fiscale non certo asfissiante, sino a un costo del lavoro che non ha ancora livelli da record.
E non dimentichiamo che il Paese nordamericano, fa parte di quell’organizzazione nota come Nafta (North american free trade agreement).
Investire in sicurezza
Pertanto può offrire agli imprenditori l’accesso a un mercato che conta 447 milioni di consumatori, e che rappresenta un prodotto interno lordo di quasi diciotto trilioni di dollari.
Ad attrarre l’investitore verso il sistema economico canadese dovrebbero essere anche l’ottimo sistema infrastrutturale e la rete di trasporti moderna.
Insomma scegliere il Paese nordamericano – e in specie lo sviluppato Ontario, la cui capitale è Toronto – è un vero affare.
Anche perché offre un elevatissimo stile vita grazie a un sistema sanitario all’avanguardia, a università importanti, alla pulizia e tranquillità delle proprie città.
Il Paese, grazie alla sua vasta estensione territoriale, alla tradizionale accoglienza degli immigrati, e alle risorse naturali, non può dunque essere trascurato, in tempi come questi di grave crisi economica internazionale.
Ma andiamo con ordine, elencando brevemente i settori più importanti del sistema economico canadese.
Il posto d’onore spetta al settore primario, che va dall’agricoltura alla pesca, dallo sfruttamento delle foreste alla cerealicoltura.
Poi non possiamo non parlare dell’importanza dell’industria, che se è sì centrata sull’auto, comprende però anche importanti poli aeronautici, minerari e petroliferi.
Ricordiamo quindi, come riporta lo stesso sito del Ministero degli Esteri, che il «Canada è un forte esportatore e vanta grande esperienza nel campo del commercio internazionale».
Le sue «principali voci di esportazione sono auto e pezzi di ricambio, macchinari e impianti, prodotti di alta tecnologia, petrolio, gas naturale, metalli, legname e prodotti agricoli».
Giova infine ricordare il Canada (e in particolare Toronto) accoglie con favore gli investimenti stranieri.
Canada investire in sicurezza sembra il motto degli investitori che accorrono ad Ottawa.
Negli ultimi tempi gli investimenti stranieri stanno rivolgendo lo sguardo verso i settori dell’elettronica, delle comunicazioni, dell’energia, del design, della lavorazione di prodotti biologici.