Purtroppo, i tempi di “vale più la parola che un contratto.”, sono finiti ed oggigiorno la maggioranza delle relazioni (d’affari, matrimoniali, di lavoro, ecc.) finiscono, prima o dopo, in un tribunale. I contratti sono strumenti, scritture pubbliche, che stabiliscono le convenzioni o accordi che fondano un rapporto giuridico tra due o più parti, la definizione viene dai legisti [Latino: instrumentum, contractus].
Come disse l’attore americano Tom Waits “Quello stampato in grande ti dà, quello stampato in piccolo ti porta via.”, ma questo non è il solo fattore, infatti un contratto deve prevedere tutto quello che potrebbe succedere in una relazione d’affari, matrimoniale, di lavoro, di collaborazione, ecc.
Spesso mi arrivano clienti con una causa in contenzioso, stupiti di essere stati portati in tribunale e ingenuamente mi dicono: “io ho messo nel contratto una clausola a proposito….”. Inserire in un contratto clausole abusive o vessatorie (contrarie a qualche legge per le restrizioni imposte), non solo è inutile ma può ritorcersi contro in un tribunale.
Una volta mi decisi a fare un’assicurazione sulle malattie, chiamai il mio ex cognato che fa l’assicuratore e lo pregai di presentarmi le migliori polizze assicurative per vagliare le proposte. Ero indeciso su due proposte, ma letti i contratti chiesi di fare delle modifiche. L’ex cognato, solerte, chiese alle due assicurazioni di modificare il contratto e ambe negarono la possibilità di modificare i contratti. Ponderando bene, mi decisi a non stipulare nessun contratto assicurativo perché ritenevo che in molti casi non avrebbero pagato. Ancora oggi faccio l’assicuratore di me stesso e mi rifiuto di firmare contratti che non mi convincono.
Un buon contratto per far valere i vostri diritti
Voltaire disse: "Ci vogliono notai e preti, testimoni, contratti e dispense". L'ingenuo gli rispose con la riflessione che i selvaggi hanno sempre fatto: "Siete dunque gente parecchio disonesta se vi ci vogliono tante precauzioni". E questo è il punto che scotta perché molti non vogliono un contratto ben fatto per paura che la controparte li tacci di mancanza di fiducia. Io in questi casi dico sempre che la fiducia, l’amore, l’amicizia, ecc., sono una cosa, gli affari o garantirsi da eventuali cambiamenti drastici in una relazione, sono un’altra cosa.
La ballerina statunitense Isadora Duncan argomentò sui contratti matrimoniali: “Qualsiasi donna intelligente che legga un contratto di matrimonio, e poi lo sottoscriva, ne merita tutte le conseguenze.” Io, davanti al notaio che sconsigliava la mia quarta moglie di firmare un contratto prematrimoniale, risposi: “Sono innamorato ma non stupido!”. E sono arrivato al mio quarto divorzio senza restarne impoverito.
Bene, a parte gli scherzi (ma non tanto) e le citazioni, il fatto è che in qualsiasi tipo di relazione il Contratto (si, con la C maiuscola) è lo strumento che in caso di discordia vi permetterà di far valere i vostri diritti.
Un contratto ben fatto, basato non solo sulle leggi vigenti ma anche sull’esperienza di tante persone che hanno preferito il “fai da te”, vi costerà poco, sicuramente una parte infinitesimale di quello che potrebbe costarvi una causa persa.
Se avete intenzione di contrattare servizi o lavoratori, di associarvi con qualcuno per affari, di contrarre matrimonio, ecc., contattateci senza impegno e vi spiegheremo i vantaggi di regolare le relazioni contrattualmente.
