Il Global Corporate Complexity Index, compilato da TMF Group, ha classificato Curaçao come il territorio meno complesso al mondo per la costituzione di una società e la conduzione di affari.
Ovviamente non hanno tenuto conto dei paradisi fiscali come Panama, dove tutto è più facile.
Ecco i 5 paesi in cui è più facile formare un'azienda ed i 10 paesi con la maggiore complessità per gli imprenditori.
Per elaborare la sua classifica, TMF Group ha tenuto conto di elementi provenienti da tre aree fondamentali dei 77 paesi analizzati: contabilità e imposte, regolamenti e sanzioni, gestione delle risorse umane e dei salari. Dopo Curaçao, che è una piccola isola caraibica autonoma dai Paesi Bassi, si sono piazzati gli Stati Uniti. A completare la Top 5 sono stati Danimarca, Paesi Bassi e Irlanda. Anche altri territori caraibici come la Giamaica, le Isole Vergini britanniche e le Isole Cayman erano in posizioni alte di classifica.
La posizione di Curaçao, Isole Vergini britanniche e Isole Cayman potrebbe essere compromessa per la classifica del prossimo anno. La ragione del potenziale calo è che questi centri finanziari caraibici hanno gradualmente reso più complesso il loro processo di costituzione di società, a causa della pressione internazionale che ha costretto i politici locali a varare leggi incentrate sulla richiesta di maggiore trasparenza fiscale.
Tra i 10 paesi con la maggiore complessità nella costituzione di una società, sei sono in America Latina, che ratifica questa regione come una delle più complicate per la creazione di imprese. L'eccezione è Panama, una nazione che ha un quadro giuridico che facilita la costituzione di società e le operazioni offshore.
Nella classifica inversa, ovvero i Paesi che pongono maggiori ostacoli alla creazione di nuove imprese, spiccano Brasile, Indonesia e Argentina. Nel caso di quest'ultimo, il Gruppo TMF ha ritenuto che uno degli elementi che hanno maggiormente influenzato la posizione dell'Argentina sia stata la restrizione dei cambi, che è stata inasprita sotto il governo di Alberto Fernández. Le aziende sono tenute a presentare un'ampia documentazione alle banche in Argentina e solo dopo aver ricevuto diverse verifiche possono trasferire il loro denaro su un conto bancario all'estero. Il processo ritardato impedisce alle multinazionali di operare con la rapidità necessaria. Inoltre, un altro fattore negativo è l'elevato onere burocratico che gli investitori stranieri devono superare per poter avviare un'attività in quel paese.
Dietro l'Argentina ci sono, in classifica, Bolivia, Grecia e Cina. Il fatto che la Cina occupi il sesto posto nella lista delle nazioni con la maggiore complessità aziendale è allarmante, poiché si tratta della seconda economia più grande del pianeta ed è impegnata in una guerra commerciale aperta con gli Stati Uniti. Al contrario, il rivale in questa guerra è il secondo in termini di creazione di imprese.
Un'altra interessante conclusione dello studio annuale di TMF Group è che le giurisdizioni che vengono presentate come più attraenti dal punto di vista commerciale sono in realtà quelle che pongono maggiori ostacoli all'attività commerciale. Ad esempio, delle dieci economie più forti del mondo, solo gli Stati Uniti sono nella top ten dei paesi in cui è più facile formare una società, con la Germania al 40° posto, l'India al 19° posto e il Giappone al 46° posto.
