Giovanni Caporaso: avvocato e pianificatore fiscale per chi vuole trasferirsi a Panama

Giovanni Caporaso: avvocato e pianificatore fiscale per chi vuole trasferirsi a Panama

Intervista di Nicole Cascione | Voglio Vivere Cosí World

Giovanni Caporaso, romano, si ritiene uno dei primi esiliati fiscali italiani. Vive da 23 anni a Panama, quando ancora non c’era il boom della fuga verso i paradisi fiscali. Dopo una carriera di successo come giornalista e produttore di news per la Rai, iniziata quando aveva solo 18 anni, con un reportage sull’invasione russa in Afghanistan pubblicato su Panorama, nel 1991 decide di trasferirsi a Panama. Oggi Caporaso è un affermato avvocato, specializzato nella pianificazione fiscale e investimenti, a tal proposito ha creato il portale webwww.paradisifiscali.org, un’agenzia in grado di offrire un supporto a tutti gli italiani che desiderano trasferirsi a Panama. Considerato in Italia un guru dell’offshore, “l’avvocato”, come lo chiamano gli italiani a Panama, è un personaggio controverso che non si lascia mai sfuggire l’occasione per criticare i politici italiani che, secondo lui, hanno trascinato l’Italia nel baratro creando un buco di spesa pubblica che ha fagocitato l’intero Paese.

Giovanni, quanti sono gli italiani che decidono di investire o di trasferirsi a Panama?
Il numero è sempre in aumento, non solo a Panama ma in tutti i Paesi che offrono una tassazione più equa, opportunità di lavoro e di investimento. Al mio arrivo a Panama, gli italiani residenti erano in maggioranza investitori e solo pochi lavoratori che avevano fatto una scelta alternativa; oggi c’è anche chi viene a cercare lavoro come pizzaiolo o cameriere. Ovviamente in un Paese in pieno boom economico non mancano gli investitori. La situazione economica e politica italiana non fa intravedere vie d’uscita ai giovani che cercano opportunità. Ormai si tratta di un esodo, tanto che l’ultima edizione del mio libro “Come pagare zero tasse”, l’ho sottotitolata “La grande fuga verso i paradisi fiscali”.
 
Quali sono i servizi offerti dalla vostra compagnia?
Il mio portale web è www.paradisifiscali.org, penso che il nome dica tutto. Lo studio OPM che in inglese significa “Others People Money”, ossia i soldi degli altri, l’ho fondato nel 1992, ispirandomi all’omonimo film con Danny De Vito, ed è nato come ufficio di consulenze per la pianificazione fiscale. Nel frattempo ho studiato legge e ho conseguito due lauree in giurisprudenza, una a Panama e una in Costa Rica. Oggi la OPM ha partecipazioni in varie società, tra cui lo studio legale Caporaso & Partners, imprese di VoIP, sistemi di pagamento comewww.payopm.com e uffici di promozione degli investimenti anche a Cuba, in Colombia e Repubblica Dominicana. Abbiamo un network di oltre 50 siti web e blog specializzati, tra cui Italiani a Panama, Investire in Colombia, ecc. 
 
Qual è il supporto che offrite a chi si rivolge a voi?
E’ un supporto quasi a 360 gradi: ad ogni esigenza dei nostri clienti abbiamo cercato di rispondere con un servizio dedicato. Per questo, oltre alla costituzione di società e apertura di conti bancari in varie giurisdizioni, offriamo i servizi più disparati tra cui, per citarne alcuni, kit di navigazione anonima, numeri telefonici virtuali anonimi in quasi tutti i Paesi, carte di credito offshore, messaggi criptati, telefonia VoIP, e ora stiamo lanciando con PAYOPM, il primo mercato freelance offshore, per dare opportunità di lavoro internazionali ai giovani che offrono servizi in internet.
 
Quali sono i costi da sostenere?
Uno start-up va dai 1.500 ai 2.000 euro, quindi alla portata di tutti.
 
Cosa è in grado di offrire al momento Panama? E perché proprio Panama e non qualche altro Paese nel mondo?
Panama al momento offre lavoro con stipendi quasi europei; investimenti immobiliari e mobiliari, ad esempio molti italiani hanno investito in appartamenti ed altri in taxi; attività commerciali di ogni tipo. Inoltre ci sono molte opportunità per le grandi imprese, come le aziende italiane che partecipano alla costruzione di strade e viadotti, all’ampliamento del Canale di Panama e alla costruzione della metropolitana. Non esiste altro Paese al mondo con lo stesso tasso di crescita e che non sia stato intaccato da una crisi negli ultimi 20 anni.
 
Chi sono i vostri clienti?
In genere sono clienti medio piccoli, tanti giovani che cercano nuove opportunità. I grandi clienti vengono normalmente gestiti dalle ambasciate e dai loro faccendieri. Spesso per attirare i grandi capitali bisogna entrare nei giochi della politica, sia locale che internazionale. Giochi che a volte si intrecciano con tangenti e inciuci politici, giochi a cui sono sfuggito quando ho deciso di andarmene dall’Italia e dai quali non intendo farmi coinvolgere.
 
Cosa ricercano maggiormente?
Poter lavorare e guadagnare senza dover fare sacrifici per tappare il buco nero della spesa pubblica prodotto da decenni di politiche sbagliate e mangia-mangia. I giovani e i meno giovani, cercano all’estero uno spiraglio di luce, una vita di lavoro che dia gratificazione e una dignità che gli è stata tolta nel loro Paese.
 
Come evitare le eventuali truffe in campo immobiliare, sempre che ce ne siano?
Ce ne sono, e molte. Spesso gli stranieri ci cascano perché pensano che acquistare dal costruttore o da grandi imprese immobiliari sia sicuro. Purtroppo non è così. I contratti con le imprese edili o le agenzie immobiliari sono standard e pieni di clausole capestro, spesso l’immobile acquistato non corrisponde a quello offerto. Recentemente abbiamo vinto alcune cause contro imprese alberghiere che avevano venduto ad un gruppo di italiani unità immobiliari non corrispondenti a quanto offerto. L’italiano va dall’avvocato solo quando ha un problema, spesso quando già ha perso tutto e in questo caso l’avvocato non può aiutarlo. Far controllare un contratto prima di firmarlo non costa molto, mentre una causa può costare migliaia di euro. Le leggi all’estero non sono le stesse che in Italia, quindi avere dei bravi avvocati alle spalle aiuta a non commettere errori. Io, oltre ad offrire la mia esperienza legale e quella degli avvocati che lavorano con me, ho un bagaglio di conoscenze acquisite come imprenditore a Panama, Colombia, Cuba, Brasile e Repubblica Dominicana.
 
A chi consigli Panama e a chi no?
A prescindere, non consiglio mai di fare un salto nel buio! Panama non è un Paese per poveri, gli affitti e il costo della vita sono alti. Non esiste un’equazione per l’investitore, ogni caso è a sé. L’importante è fare ciò che si sa fare e non credere a formule miracolose per guadagnare velocemente. A Panama, come in qualsiasi altro Paese, bisogna pianificare bene le cose e per farlo esistono solo due metodi: pagare un bravo consulente (sperando di non cadere nelle mani di quello sbagliato) o osservare e studiare il Paese e le opportunità per almeno 6 mesi. Entrambe le opzioni hanno un costo.
 
Qual è il consiglio più importante da seguire in un cambiamento radicale come un eventuale trasferimento?
Non avventurarsi e non investire tutti i propri averi specialmente avendo una famiglia a carico. Spesso, in un nuovo Paese tutto sembra facile, con il tempo non risulta essere così. Se si decide per il “fai da te”, il mio consiglio è quello di guardarsi attorno per un periodo, non prendere decisioni affrettate, spesso dettate dalla fretta di produrre entrate.

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