Di Francesco Giappichini
Ti stupisce che i brasiliani siano al quarto posto nell’ uso di società offshore per la pianificazione o evasione fiscale? E perché questa tendenza è tanto forte in Brasile?
Non mi stupisce affatto, anzi. I brasiliani hanno reagito allo stato sociale che pretende di pagare gli sprechi dell’ apparato statale e le sovvenzioni ai poveri con le tasse di chi produce. Mentre anticamente era usata la figura del “laranja” ossia il prestanome, oggi anche gli imprenditori più conservatori hanno capito l’ importanza di mettere in salvo i propri beni in paesi più tolleranti e creare strutture legali all’ estero che gli permettono di operare a bassa tassazione. Purtroppo lo stato sociale che mantiene una popolazione sempre più crescente e impoverita. Il crollo del risparmio, la crescita ridotta e la disoccupazione in aumento sono indici ormai in aumento a livello mondiale. E’ ora di finirla di elargire “salari famiglia” a gente che non lavora e si dedica solo a riprodursi per aumentare le proprie entrate sociali. Gli stati sono quasi tutti falliti o in via di fallimento e spremere, con tasse assurde, i pochi che producono, ci porterà ad una recessione irreversibile. E’ ora di parlare di pianificazione familiare e della spesa pubblica, altrimenti la fuga verso i paradisi fiscali sarà irreversibile e incontenibile.
Le lotte all’evasione e all’elusione fiscale in Brasile, sono condotte seriamente?
In modo accanito, ma la fuga di capitali dal Brasileè inarrestabile, senza una politica familiare e di contenzione della spesa pubblica, la gente continuerà a ribellarsi e ad ogni mossa contro i paradisi fiscali ce ne sarà una in risposta: bloccare i paradisi fiscali è impensabile visto che da li transitano il 60% dei capitali mondiali. Il fenomeno è stato analizzato anche dal settimanale Exame in modo esteso.
Hai clienti brasiliani? E se sì, che caratteristiche economiche hanno?
Si abbastanza, fino a qualche tempo fa erano persone che volevano mettere in salvo le proprie proprietà, ma recentemente ho visto un aumento di giovani che vogliono delocalizzare la propria attività per sfuggire alla morsa del fisco.
A tuo giudizio, il Brasile contrasta seriamente il fenomeno dei paradisi fiscali?
No, ma nessun paese al mondo ci è riuscito, neanche gli Stati Uniti. È necessario che i governanti di tutto il mondo inizino a rubare meno e a pianificare le spese e le politiche. Se non fanno questo urgentemente arriveremo presto ad una guerra civile a livello mondiale. Questo accadrà quando gli stati falliranno e non saranno più in grado di mantenere i poveri che sono sempre più in aumento, con un risultato catastrofico sull’ economia mondiale. E in alcuni paesi stiamo già vedendo le prime avvisaglie.