La Spagna sta trattando di regolamentare le “giurisdizioni non cooperative". La Commissione delle Finanze del Parlamento spagnolo ha approvato una legge (11/2021) contro la frode fiscale. La nuova legge trasforma il regolamento sulle cosiddette "giurisdizioni non cooperative", che è il nome dell'Unione Europea per i paradisi iscali. Sulla base di questo strumento giuridico, approvato dai politici, quali criteri si seguono in Spagna per considerare un territorio come "gifurisdizione non cooperativa"?
Fino a poco tempo fa, per classificare un territorio come "paradiso fiscale", la magistratura spagnola prendeva in considerazione, come elemento più importante, lo scambio di informazioni fiscali tra Madrid e il governo di quel territorio. Ora, però, la nuova legge menziona due caratteristiche aggiuntive: il livello di tassazione prevalente in quel territorio, così come la "giustizia fiscale".
Per molto tempo, la Spagna ha ritenuto che ogni paese avesse il potere di stabilire il sistema fiscale che considerava più rilevante. Tale sistema doveva essere trasparente, in modo che quando una persona non era tassata lì, avrebbe pagato le tasse nel suo luogo di residenza. Questo ora è cambiato. L'Unione europea redige le sue liste grigie e nere di "giurisdizioni non cooperative" sulla base di ciò che intende per "tassazione equa".
Cautela della Spagna con la lista delle "giurisdizioni non cooperative"
La nuova legge spagnola, seguendo le direttive dell'UE, definisce che non ci sarà una "tassazione equa" quando i profitti sono fatti senza una reale attività economica.
Secondo l'UE, la lista nera delle "giurisdizioni non cooperative" è composta da 12 territori: Seychelles, Trinidad e Tobago, US Virgin Islands, Anguilla, Dominica, Fiji, Guam, Palau, Panama, Samoa, American Samoa e Vanuatu.
Nel frattempo, la lista grigia delle "giurisdizioni non cooperative" include altri 10 territori, come l'Australia e la Turchia. Non è chiaro nella nuova legge spagnola se Madrid riconosca tacitamente le liste dell'UE. Il governo deciderà, per ordine ministeriale del ministro delle finanze, quali territori saranno considerati come "giurisdizioni non cooperative". Comunque, è molto probabile che ci sia una grande coincidenza tra le liste europee e spagnole.
Perché questa possibile differenza tra le liste nere dell'UE e quelle riconosciute dalla Spagna? La lista dell'Unione Europea include paesi con cui la Spagna ha un accordo per evitare la doppia imposizione. Pertanto, non sarebbe logico che Madrid applichi misure contro questi territori.
In nessun punto della discussione nel Congresso spagnolo è stato analizzato perché gli imprenditori spagnoli cercavano "giurisdizioni non cooperative". Per l'agenzia delle entrate, la cosa più importante è perseguire, anche utilizzando "big data", il denaro delle persone più ricche. Tuttavia, politici e funzionari non menzionano che anche la stessa OCSE ha riconosciuto, nel suo rapporto Taxing Waves 2021, che le tasse in Spagna sono tra le più alte in Europa. Questa è la vera causa; ma nessuno di questi politici sostiene la riduzione della pressione fiscale.
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